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C'era una volta...



Dott.ssa Daniela Zaza

Il racconto di una fiaba per un bambino, è davvero così importante?

Le risposte a questa domanda sono molteplici e discordanti tra loro. Alcuni studiosi sostengono che in un mondo come quello di oggi, tutt’altro che fatato, crescere i bambini raccontando loro storie fantastiche di maghi, creature magiche, re e regine, rappresenti un ostacolo alla crescita di una mentalità solida e razionale, adatta alla nostra civiltà tecnologica. Altri, invece, ritengono che i principi e le principesse delle fiabe, non simboleggiano altro che le figure di autorità presenti anche oggi nel mondo e che possano quindi contribuire ad un corretto sviluppo intellettivo del bambino.
Personalmente, come psicologa dello sviluppo, ritengo che le fiabe debbano essere considerate, al pari del gioco, un elemento fondamentale per lo sviluppo psicologico del bambino.
Già a 2-3 anni capita che sia il bambino stesso a richiedere che gli venga raccontata una storia e questo avviene proprio perché vi è un desiderio spontaneo nel bambino di sentire, attraverso la voce rassicurante di un adulto, una storia capace di suscitare in lui grande interesse e di coinvolgere.
Il mondo interno dei bimbi è un universo ricco e senza limiti che può essere espresso attraverso le fiabe; essi iniziano così a sperimentare le proprie emozioni, i sentimenti e le fantasie, attraverso i racconti fantastici.
La fiaba contribuisce allo sviluppo di due importanti componenti cognitive: la razionalità e la fantasia. La razionalità è data dalla struttura logica della storia e dal fatto che vi è sempre una corrispondenza tra favola e realtà: ad esempio spesso i protagonisti, che compiono le loro azioni per raggiungere un obiettivo, usano dei veri e propri mezzi di trasporto come le carrozze o le barche e per dormire si rifugiano in grotte o castelli. 
La fantasia invece, viene stimolata nel momento in cui, all’improvviso, appare un oggetto o un personaggio magico o un animale parlante. La fiaba offre alla fantasia dei bambini nuove dimensioni che difficilmente riuscirebbero a scoprire da soli; fantasticare infatti, vuol dire lasciare che del materiale inconscio raggiunga la coscienza e venga elaborato nell’immaginazione, diminuendo anche la sua eventuale pericolosità.
Le fiabe contribuiscono inoltre allo sviluppo emotivo ed affettivo del bambino. È noto che i bambini tendono ad affezionarsi alle persone e agli oggetti che li circondano. Questo succede anche con i personaggi delle fiabe, con i quali addirittura finiscono per identificarsi. Per mezzo dell’identificazione i bambini vivono le stesse emozioni e difficoltà dei loro eroi e delle eroine che affrontano le imprese narrate, e ne ricavano così, una profonda rassicurazione personale.
Attraverso le rappresentazioni simboliche, le fiabe insegnano ai bambini che la vita è un percorso ad ostacoli, durante il quale si possono incontrare figure maligne ma anche gentili e generose e che deve essere affrontato con coraggio ed astuzia secondo le “giuste regole”. Ciò rafforzerebbe nel bambino la fiducia nel futuro e nelle proprie forze.
In molte fiabe, inoltre, emerge la collaborazione tra i protagonisti e la solidarietà così come l’avidità e l’isolamento e vengono descritte qualità come l’intelligenza, la prudenza, il coraggio oppure l’invidia, la gelosia, la paura. Tutto ciò, oltre a favorire il dialogo coi bambini sui vari modi di essere dei personaggi, favorisce lo sviluppo sociale e morale. Anche le vicende o i personaggi cattivi sono fondamentali per il bambino che impara a distinguere ciò che è bene da ciò che non lo è. Il lieto fine, inoltre, non è mai scontato e banale, perché viene raggiunto solo se il protagonista lotta e si dà da fare per raggiungere il suo obiettivo, dimostrando ai bambini che come nelle fiabe, anche nella vita vera, bisogna rimboccarsi le maniche e darsi da fare nel migliore dei modi.
Non dimentichiamo che leggere una fiaba rappresenta un momento di grande intimità che aiuta i genitori, ma anche gli insegnanti, a capire e condividere le emozioni e i vissuti dei bambini, che spesso non vengono espressi apertamente.
È importantissimo, dunque, che la fiaba letta, raccontata o anche inventata, continui a far parte del mondo del bambino e lo accompagni per tutta la sua crescita psicologica e intellettiva.

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