Dott.ssa Pamela Sparacino
Lavoro
è vita, lo sai, e senza quello esiste solo paura e insicurezza.
John
Lennon

La
domanda che potrebbe sorgere spontane a è, perchè viene presa in
considerazione proprio l'attività lavorativa come strumento per
favorire una ripresa di contatto con la società? Pensiamo al
significato che ha il lavoro nella società contemporanea, questo
viene inteso come un insieme di valori, culturalmente condivisi che
si pongono alla base della costruzione
dell’identità
professionale e sociale. Sono due i significati di fondo del lavoro:
quello sociale (interpretazione e valutazione degli oggetti
lavorativi, desiderabilità, etica) e quello individuale
(soddisfazione di bisogni, investimenti, ricavi).
Nella
nostra società quindi quando una persona lavora non compie solo un
insieme di automatismi psicomotori (competenze tecnico professionali)
ma è chiamato a sviluppare una complessa attività relazionale
(competenze trasversali) fondata sulla capacità proprio di assumere
un ruolo.
Il
ruolo lavorativo quindi non si acquisisce solo nel
momento in cui si entra in un ambiente lavorativo, è il risultato di
un processo che coinvolge una serie di aspetti come: la
strutturazione del tempo, l'apprendimento di regole di comunicazione,
l'analisi della percezione che la persona ha della realtà in cui si
trova e dei suoi vissuti emotivi, l'analisi della motivazione, la
capacità di accettare le gratificazioni, oltre che l'apprendimento
di specifiche abilità tecnico-pratiche.
Tutti
questi aspetti vanno tenuti in considerazione nella realizzazione di
un inserimento lavorativo, in quanto, non solo sono gli aspetti che
veicolano la relazione della persona con l'ambiente di lavoro, ma
sono anche gli aspetti su cui si basa la struttura identitaria della
persona. Le persone con disagio psichico trovano nell'attività
lavorativa la soddisfazione di alcuni bisogni fondamentali, la fame
di stimoli e la fame di riconoscimenti relative alla soddisfazione di
bisogni di tipo sociale, la fame di struttura relativa al bisogno di
dare una struttura alle ore di veglia. Dalla relazione lavorativa la
persona quindi non solo apprende un mestiere ma struttura e rafforza
la sua identità.
In
conclusione favorire e promuove l'inserimento lavorativo di persone
con disagio psichico è importante per
il mantenimento della salute mentale delle persone, li rende
partecipi della società, aumenta l’autostima, offre l’opportunità
di relazionarsi con gli altri e struttura lo scandire della vita
quotidiana. Il lavoro è inoltre uno dei modi più efficaci per
contrastare l’esclusione sociale di persone che soffrono di
malattia mentale dalla loro comunità di appartenenza e per aiutarli
nel loro processo di guarigione.
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