Dott.ssa Ferronato, Dott.ssa Sparacino
Se facciamo un analisi
dell'ambiente in cui viviamo ci renderemo conto che siamo
continuamente circondati da un insieme di stimoli stressanti. Non è
raro infatti che la maggior parte delle persone oggi si lamenti non
tanto di essere stanco perchè ha fatto fatica ma di essere stressato
ed agitato così tanto da aver bisogno di un momento di “relax” o
meglio di rilassarsi, cioè di scaricare le tensioni fisiche e
psichiche che ha accumulato. La definizione che sembra spiegare
meglio cosa si intende attualmente con il termine rilassamento la
troviamo nella Garzantina di Psicologia (Galimberti, 2006), secondo
questa definizione il rilassamento è il risultato di un
“allentamento di una tensione fisica e psichica che si può
ottenere ricorrendo a tecniche specifiche”.
Se dovessimo riassumere
quanto detto fin ora potremmo dire che nel momento in cui ci sentiamo
stressati e agitati sentiamo il bisogno di scaricare la tensione e
per fare questo abbiamo bisogno di utilizzare delle tecniche
specifiche. Le tecniche per rilassarsi possono essere di diversa
natura, ma hanno tutte uno scopo condiviso, permettere alla persona
di raggiungere uno stato di benessere.
Tra le tecniche più diffuse troviamo:
✤
Meditazione
✤ Training Autogeno
✤ Induzione ipnotica
✤ Biofeedback
✤ Rilassamento Muscolare Progressivo
Nello specifico voglio
richiamare l’attenzione sul Training Autogeno di Schultz, una
tecnica di rilassamento basata sulla correlazione tra stati psichici
(in particolare le emozioni) e aspetti somatici dell'individuo. La
peculiarità di questa tecnica è data dal fatto che non solo
permette il ben-essere della persona ma è particolarmente indicato
anche per migliorare le prestazioni fisiche e gestire in maniera
ottimale ansia e stress. Il Training Autogeno trova le sue radici
nell’ipnosi, tecnica che induce ad uno stato di riposo simile al
sonno, che veniva spesso utilizzata nelle terapie del dolore o come
anestetico.
Il Training Autogeno ha
delle similitudini con l'Ipnosi, la differenza principale tra queste
due tecniche è nella presenza del terapeuta o del medico, mentre per
l'Ipnosi è necessaria non lo è per il Training Autogeno in quanto è
una tecnica che può essere replicata in autonomia, e che proprio per
questa sua particolarità diviene un nuovo
elemento all'interno del bagaglio che la persona già ha per aver
cura di se stessa.
Ma a che cosa serve
concretamente il Training Autogeno? Le sue proprietà sono numerose e
si possono così riassumere:
- Profondo e rapido recupero di energia
- Autoinduzione di calma
- Autoregolazione di funzioni corporee
- Miglioramenti delle prestazioni (dalla memoria a prestazioni fisiche e nelle attività sportive)
- Diminuzione della percezione del dolore
- Introspezione e autocontrollo
Il Training Autogeno è
quindi una tecnica valida per il riequilibrio dell’organismo ed il
raggiungimento di uno stato di benessere.
Noi di Psicomaps
incentiviamo l'utilizzo di pratiche rivolte al raggiungimento di uno
stato di benessere e di valorizzazione delle risorse dell’individuo,
per questo motivo promuoviamo dei percorsi di rilassamento in diverse
zone d’Italia.
Se siete di Brescia o di
Ravenna non perdetevi le serate informative del:
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• 6 marzo a Palazzo Novello, via Tito speri 17, Montichiari (BS) (Per info Dott.ssa Francesca Ferronato. Cell. 329 7092101 mail francesca_ferronato@hotmail.it)

• 13 marzo presso l’Associazione Endas, via Nicolodi 17, Ravenna (Per info Dott.ssa Pamela Sparacino, cell. 339-1696535 - e-mail pamela.sparacino@libero.it)
Cogliete l'occasione, noi vi aspettiamo!!
Bibliografia:
- Schultz J.H. (2002), Il Training Autogeno – Il Training autogeno metodo di autodistensione da concentrazione psichica, Feltrinelli.
- Galimberti U. (2006), Le Garzantine- Psicologia, Garzanti
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